Prato Galli, su cui sorgerà il luogo per la memoria dei ragazzi ebrei salvati a Nonantola, si trova davanti a Villa Emma, in uno spazio che divide la residenza dal cuore del paese.
Prato Galli guarda dunque Villa Emma, come nel corso del 1942-43 aveva osservato la vita quotidiana del gruppo che aveva trovato rifugio nelle sue stanze.
Erano bambini, ragazzi e giovani in fuga; avevano attraversato Germania, Austria, Croazia e Slovenia; altri, in un secondo momento, sarebbero arrivati dalla Bosnia-Erzegovina.
Prato Galli come passaggio, ponte, dialogo fra la comunità stanziale e quella venuta da lontano: è qui, in questa densità simbolica del paesaggio nonantolano, che vogliamo raccontare quell’incontro, dare un luogo a quella storia.
Pupa Garribba, Bruno Segre,Vera Vigevani Jarach: tre bambini in fuga. Testimoni di un’infanzia negata e di una salvezza dicono, davanti a Villa Emma, che bisogna costruire un luogo per la memoria dei ragazzi ebrei arrivati a Nonantola fra il 1942 e il 1943. E lo dicono guardando al futuro.
Guarda il filmato Tre bambini in fuga
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